La sicurezza fotobiologica del LED

Illuminazione a LED

Salute e LED

Cos’è il LED?

Il LED, acronimo di Light Emitting Diode è una tecnologia recente che permette di emettere radiazione ottica tramite dei semiconduttori, i diodi, alimentati da un circuito elettronico. Il LED dunque non necessita di gas o filamenti per il suo funzionamento e soprattutto emette una luce priva di raggi ultravioletti e infrarossi.
Grazie a queste caratteristiche le lampadine a LED garantiscono un notevole risparmio energetico, una durata di funzionamento molto elevata (in media 50.000 ore di vita), un’alta efficienza luminosa, una totale assenza di inquinamento luminoso.

Anche le lampade a LED ovviamente richiedono il rispetto di determinati standard di qualità, poiché quando si tratta di radiazioni ottiche è necessario garantire al consumatore un certo livello di sicurezza fotobiologica.

 

Cos’è la fotobiologia e la sicurezza fotobiologica?

La fotobiologia studia l’interazione tra radiazione ottica e organismi viventi. La sicurezza fotobiologica dunque fa riferimento a un rischio ben preciso, quello fotobiologico appunto per il potenziale danno che può arrecare all’occhio dell’uomo.

Occhi colpiti dalla luce - rischio fotobiologico

Tutela del consumatore

I rischi del LED

Per quanto riguarda la tecnologia LED è necessario effettuare una valutazione del rischio relativamente al pericolo della “luce blu” (quanto prodotto prevalentemente dalla radiazione visibile di colore blu-violetto, cioè lunghezze d’onda comprese tra circa 380 e 490 nm, con massima efficacia a 440 nm), poiché l’utilizzo di tale tipologia di illuminazione è oggi estremamente comune. Il danno potenziale da radiazione luminosa luce blu-viola può colpire in modo particolare la retina del nostro occhio che è particolarmente sensibile a tali lunghezze d’onda. Esso varia però in base alla lunghezza d’onda e con la dose di radiazione ricevuta.

Aspetti normativi

La normativa vigente in Italia e in Europa è la EN 62471 “Photobiological safety of lamps and lamp systemsche fornisce le linee guida per la valutazione e il controllo dei rischi fotobiologici derivanti da tutte le sorgenti ad ampio spettro incoerente (compresi i LED) alimentati elettricamente e che emettono radiazione ottica nel campo di lunghezze d’onda compreso tra 200 nm e 3000 nm.”
Dunque la valutazione della sicurezza fotobiologica delle lampade, inclusi i LED, è un requisito legale per i prodotti di illuminazione venduti in Italia.
Tale normativa impegna il produttore a verificare tramite test di laboratorio il livello di rischio della lampadina in oggetto, se esiste. La EN 62471 infatti stabilisce dei precisi limiti di emissione che non possono essere oltrepassati, oltre che definire i gruppi di rischio per garantire tale sicurezza fotobiologica per i diversi apparecchi di illuminazione.

Gomitolo di luci a LED - Patrizia Volpato

I livelli di sicurezza fotobiologica

I Gruppi di Rischio (RG) rappresentano dei livelli soglia per la sicurezza fotobiologica e vengono definiti sulla base dei tempi di esposizione al fenomeno: a livello di esposizione elevato corrisponde un maggiore rischio. Nel caso di rischio da luce blu, maggiore è il tempo in cui una persona mantiene lo sguardo fisso verso una sorgente di luce, maggiore è l’esposizione.

Secondo la normativa EN 62471 i gruppi di rischio per luce blu si sviluppano a livelli, partendo da un livello di Rischio Minore RG 0 (rischio esente), in cui la lampada non provoca nessun rischio fotobiologico entro le 2,8 ore di esposizione diretta alla luce blu.
Il Rischio Basso invece ha inizio a partire dal livello RG 1 in cui la lampada non provoca rischio retinico da luce blu entro i 100 secondi di esposizione.
Un livello di Rischio Moderato, RG 2,  si presenta quando la lampada non causa un pericolo dopo una reazione d’istinto nel rivolgere lo sguardo a sorgenti di luce molto luminose; la lampada non deve provocare un rischio retinico entro 0,25 secondi di esposizione.
Raggiungiamo infine il livello di Rischio Elevato RG3 quando il dispositivo diventa un rischio post esposizione alla luce anche momentanea o molto breve.

Patrizia Volpato fa della sicurezza il suo primo valore. L’azienda è costantemente impegnata nel fornire apparecchi aggiornati a livello tecnologico e soprattutto rispettosi e conformi alle normative europee vigenti. Ridurre il rischio fotobiologico è uno dei nostri obiettivi principali. In questo modo i nostri prodotti potranno essere utilizzati dai consumatori in completa sicurezza

Sospenzioni collezione Mexican Patrizia Volpato

JTP Informatica

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